mercoledì 22 dicembre 2010

Onepercenters

Gli Onepercenters sono motociclisti che normalmente utilizzano moto Harley-Davidson e vivono una vita on-the-road, seguendo una filosofia basata sulla fratellanza, lo spirito di corpo che unisce i membri dello stesso club, e l'orgoglio di indossare i colori (o Back Patch) di un club motociclistico, in gergo detto MC. Le origini del nome "Onepercenters" derivano da un fatto realmente successo nella cittadina di Hollister, California (USA) nel week-end del 4 luglio 1947.
Durante quel fine settimana, la piccola città di provincia ospitava tradizionalmente un raduno di motociclisti. Non è chiaro per quale motivo, ma alcuni gruppi di motociclisti incominciarono ad ubriacarsi e a provocare disordini spaventando gli abitanti della cittadina. Tra i Motorcycle Clubs più agitati, vi erano i Booze Fighters MC e i Pissed Off Bastards MC.
In breve le risse e i disordini coinvolsero gran parte dei motociclisti intervenuti, ormai quasi tutti in preda all'alcool e all'eccitazione. Solo l'intervento dei rinforzi di polizia da varie contee limitrofe riuscì a riportare l'ordine pubblico nel piccolo paese, al tempo abitato da famiglie medio-borghesi e puritane, come nel tipico costume americano dell'epoca.
La stampa diede ampio spazio all'avvenimento tanto da indurre l'A.M.A. (American Motorcyclist Association) a diffondere una dichiarazione ufficiale in proposito. Nel testo l'A.M.A. affermava che il 99% dei motociclisti erano brave persone che rispettavano la legge, mentre solo l'un percento di essi erano attaccabrighe e poco di buono.
A quel punto molti membri di club, stufi del perbenismo e della noiosa e bacchettona gestione delle manifestazioni motociclistiche da parte dell'A.M.A., iniziarono a fregiarsi di un piccolo stemma che riportava un "1%" cucito (o tatuato) in un rombo, e a dichiararsi per l'appunto "Onepercenters", e cioè a riconoscersi proprio in quella percentuale di facinorosi da cui l'Associazione Motociclistica A.M.A. voleva prender le distanze. Tale idea fu realmente messa in atto grazie all'iniziativa dello storico Presidente della sezione di Oakland degli Hells Angels Sonny Barger, il quale nel 1959 convocò una delle prime "riunioni generali" di tutti i vari "club fuorilegge" dell'epoca, proprio al fine di costituire una gigantesca e compatta unione dei suddetti club "Onepercenters" in opposizione all' A.M.A.
Da qui la nascita del nome "Onepercenters".
È corretto, a questo punto, fare anche ulteriore chiarezza sul termine "Outlaw", che letteralmente significherebbe "fuorilegge", ma che in questo contesto significa più precisamente "disallineato" rispetto alle regole dell'A.M.A., piuttosto che "delinquente".
Per altro, da anni esiste un club MC chiamato per l'appunto Outlaws MC, ed esso è uno dei quattro principali club MC "one percenters", assieme agli Hells Angels MC, ai Bandidos MC ed ai Pagans MC (alcuni dicono ormai sostituiti dai Mongols MC).
Questi club MC si fregiano da sempre del simbolo dell'"1%" ("onepercenters").

Il logo Onepercenters


Sonny Barger








Membri degli Hells Angel's e le loro Back Patch

Dai fatti di Hollister è stata tratta l'ispirazione per il famoso film Il selvaggio (The Wild One) del 1953, interpretato da Marlon Brando e Lee Marvin.
Nel film, in bianco e nero, Johnny (Marlon Brando) guida in realtà una Triumph 650cc Thunderbird, sul cui fanale legherà il trofeo rubato ad una gara ufficiale (organizzata dall'A.M.A.). Chino (Lee Marvin) il capo dei "Beetles", guida invece una vecchia Harley-Davidson.
Il club di cui Marlon Brando è il capo si chiama "B.R.M.C.", ed ha come back patch un teschio su due pistoni incrociati, alla foggia dei pirati.
Nel film, un motociclista ne spiega il significato come "Banda Ribelle Motociclistica", mentre la sigla in inglese significa "Black Rebel Motorcycle Club".

 


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