giovedì 14 aprile 2011

RAT ROD: le auto del diavolo

Nel dicembre del 1972, il numero di Rod & Custom Magazine fu dedicato alla beater.  La beater era un’alternativa a basso costo alle più costose e attraenti auto personalizzate, e può essere considerata la progenitrice delle rat rod. Ci sono state discussioni sull’origine del termine “rat rod”. Alcuni sostengono che apparve per la prima volta in Hot Rod Magazine in un articolo su auto verniciate con primer. Anche se il termine aveva inizialmente un senso denigratorio, gli attuali proprietari di queste auto hanno scelto di dargli una connotazione positiva. Le culture motociclistiche, punk e rock hanno tutte avuto un’influenza sulla loro nascita.
Le rat rod sono create per imitare alla lontana o addirittura trascendere le prime, tradizionali, hot rod. Sono realizzate per essere guidate senza molta attenzione al comfort o all’estetica. Sono restaurate solo nel senso della funzione e non sono destinate ad essere esibite o esposte in una mostra.
Alla maggior parte delle rat rod vengono rimossi parafanghi, cofani e paraurti. Le parti della carrozzeria come radiatore, luci di coda e le parti superiori sono spesso scambiate tra diverse marche e modelli. Spesso sono realizzate con pezzi di ricambio o parti di una macchina completamente diversa. Devono sembrare incompiute, la maggior parte delle volte la verniciatura della carrozzeria non è nemmeno presente.
La ruggine è accettabile ed in alcuni casi addirittura è apprezzata, la maggior parte dei modelli utilizzano un assale rigido come sospensione anteriore, per via dell’aspetto estetico che si crea quando vengono rimossi i parafanghi. Spesso hanno sospensioni pneumatiche che rendono più facile sollevare ed abbassare l’auto.
Queste auto da collezione sono molto meno costose rispetto alle tradizionali hot rod, soprattutto quando si parla dei costi di restauro. La manutenzione è molto meno stressante perché non c’è pericolo di danneggiare gli esterni della vettura. Ammaccature, ruggine e graffi sono considerati parte della bellezza di queste auto, e sono spesso incoraggiate e apprezzate dai proprietari.
Queste auto sono diventate un simbolo di anticonformismo e vengono considerate da alcuni un atto di ribellione contro l’abitudine di possedere e utilizzare un auto senza personalizzarla.
Gli appassionati di auto d’epoca, tuttavia, criticano i proprietari di rat rod poiché considerano queste vetture anacronistiche imitazioni a buon mercato delle tradizionali hot rod. Uno dei grandi customizer americani come Jesse James nel suo nuovo negozio di Austin realizza qualche particolare ed unico esemplare di rat rod.











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